Ognuno di noi è stato un bambino o bambina con delle emozioni, esperienze, pensieri ed esperienze vissute. Tutte queste situazioni hanno condizionato in modo positivo e begativo la nostra crescita e ci hanno portato ad essere gli adulti di oggi. Potremmo catalogare tutto quel trascorso dentro una box dei ricordi. Ma tutto questo non rimane solo come dei ricordi.
Quel bambino o bambina rimane dentro di noi per le esperienze, i ricordi e tutte le sensazioni a essi collegate che segnano inevitabilmente la vita di tutti i giorni e il proprio vivere e reagire nelle diverse situazioni che si presentano da adulti.
Alcune persone sono costantemente in contatto con il proprio bambino interiore, lo hanno accolto e accudito nel tempo, dando a lui o lei voce e portando alla luce sensazioni, pensieri che sono stati ascoltati, rielaborati e accettati.
Altre persone invece, che non si sono mai messe a contatto e non hanno mai ascoltato i bisogni e le necessità del proprio bambino interiore vivono controllati da queste sensazioni, cercando di nasconderle, di evitarle senza capire la natura e il senso di questi sentimenti.
Le ferite che hanno caratterizzato la vita da bambini se non curate possono far male per tutta la vita e condizionarla. Da bambini non utilizziamo il pensiero logico ma utilizziamo le emozioni per spiegarci anche determinati eventi. Quando si diventa adulti è importante comprendere perchè abbiamo messo in atto determinati comportamenti, emozioni e pensieri erano frutto delle emozioni e non della logica. Quindi attraverso la comprensione è possibile da adulti reinterpretare quelle situazioni con un altro punto di vista in una modalità funzionale per cambiare.
Guarire il bambino interiore significa cercare di capire le situazioni che abbiamo vissuto e fare in modo che non condizioni più in modo costante il nostro presente, accettando quello che è stato e agendo con nuove modalità differenti, interrompendo e sostituendo convinzioni negative o disfunzionali con altre più adeguate e funzionali al benessere.
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